Descrizione
La Khomeissa, un pendente in argento profondamente radicato nella cultura Tuareg, è associata al concetto di protezione contro il malocchio. Il nome deriva dalla parola araba Khamsa, che significa “cinque”, un numero carico di significati simbolici. Spesso chiamata “Mano di Fatima”, la Khomeissa è considerata un amuleto protettivo indossato in tutto il mondo islamico.
Le sue origini risalgono al periodo pre-islamico e sono state recentemente studiate e documentate da studiosi Amazigh. È noto che il simbolismo del numero cinque è altamente sviluppato nell’arte berbera, riflettendo un significato spirituale e culturale profondo. Questo gioiello, inizialmente realizzato con cinque conchiglie montate su una base in pelle, è antichissimo e probabilmente antecedente all’avvento dell’Islam. La Khomeissa si diffuse in Africa attraverso due principali rotte commerciali: nell’Africa orientale attorno al IX secolo e nel Sahara durante il XV secolo.
La Khomeissa tradizionale, indossata dalle donne Tuareg, era originariamente realizzata in argento e conchiglia. I gioielli in conchiglia erano riservati alle donne nobili, suggerendo che queste creazioni fossero spesso indossate da figure aristocratiche. Le versioni moderne della Khomeissa sono realizzate interamente in argento, spesso con l’aggiunta di pietre semi-preziose che ne aumentano il fascino estetico.
Un antico proverbio Tuareg sottolinea l’importanza di questo gioiello per le donne: si dice che una donna Tuareg preferirebbe uscire nuda piuttosto che senza la sua Khomeissa. Questo pendente, quindi, non è solo un simbolo di protezione, ma un oggetto carico di valore culturale e spirituale, ideale per chi cerca un pezzo unico e significativo legato alla storia e alle tradizioni del popolo Tuareg.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.