Descrizione
Questa intensa figura in pietra rappresenta un raro esempio di scultura Nomoli, realizzata dal popolo Sapi nell’attuale Sierra Leone, in Africa occidentale, prima dell’arrivo degli europei. Le caratteristiche marcate del volto, le mani appoggiate alla testa e la postura raccolta trasmettono un’espressività quasi meditativa, intrisa di potere spirituale e mistero.
I Nomoli sono considerati tra le più antiche testimonianze scultoree dell’Africa subsahariana. Venivano impiegati nei riti per assicurare fertilità ai campi e protezione alla comunità. In alcune tradizioni, quando i raccolti erano deludenti, le figure stesse venivano simbolicamente punite con colpi o frustate, nella speranza che gli spiriti intercedessero per migliorare le sorti del villaggio.
La superficie di questa scultura mostra evidenti segni d’usura e una corrosione profonda, soprattutto sul volto e sulla parte frontale: è plausibile che questo Nomoli sia stato oggetto proprio di tali rituali, una testimonianza tangibile del suo reale utilizzo. Le braccia incise con motivi a fasce, la postura accovacciata e la fronte aggrottata seguono i canoni stilistici classici dei Nomoli, spesso associati agli antenati o a entità sovrannaturali legate alla fertilità, alla giustizia o alla memoria collettiva.
Oggi queste sculture sono apprezzate sia per la loro potenza estetica che per il valore etnografico: ogni pezzo è unico e rappresenta un frammento di un mondo antico, in cui arte, spiritualità e vita quotidiana erano profondamente intrecciati.
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