Descrizione
L’Etiopia ha una tradizione antichissima legata all’uso delle pergamene sia per scopi curativi che protettivi. Queste pergamene, preparate con pelle di capra, hanno origini che risalgono almeno al XIV secolo. I rotoli più antichi noti, però, sono del XVIII secolo. La maggior parte di questi rotoli è composta da più fogli di pergamena cuciti insieme e scritti in Ge’ez, la lingua liturgica della Chiesa copta etiope. Questa lingua è paragonabile al latino per il mondo occidentale, pur condividendo l’alfabeto con l’amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia, e con il tigrino e molte altre lingue locali. Tuttavia, il Ge’ez è una lingua completamente diversa e non è comprensibile dall’etiope cristiano ortodosso moderno senza una formazione specifica. Il contenuto delle pergamene viene spesso letto da un prete o uno studioso in visita a un malato, conferendo alle immagini presenti un potere particolare.
I rotoli sono realizzati dai “dabtara”, descritti come scribi, cantori e chierici laici. Per creare una pergamena, la pelle di capra o pecora viene immersa per diversi giorni, asciugata, stirata e poi ripetutamente raschiata, lavata e asciugata, fino a ottenere la pergamena definitiva. Il rotolo viene solitamente realizzato della stessa altezza della persona a cui è destinato, anche se a volte può essere più lungo. Il dabtara disegna sul lato interno del rotolo una o più immagini e aggiunge le preghiere e altri testi. In alcuni casi, i testi sono scelti basandosi su criteri astrologici, come l’allineamento numerico del nome del destinatario con il suo segno zodiacale. Questo metodo è simile a pratiche di divinazione musulmane che si intrecciano con quelle etiopi.
In particolare, per le malattie, il dabtara consulta i suoi libri di talismani e preghiere e seleziona quelle più adatte a fornire protezione. Una volta completata la selezione dei testi, inserisce il nome di battesimo del destinatario del rotolo e le preghiere introduttive. Le parole chiave tratte dalle Scritture Sacre vengono scritte in inchiostro rosso. Infine, il dabtara prepara un involucro cilindrico per il rotolo, completando così il pezzo. Questo processo tradizionale, profondamente radicato nella cultura etiope, mescola credenze religiose e pratiche popolari per creare un potente oggetto di fede e protezione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.